Mbube
IDENTIFICAZIONE
Mbube (= leone in lingua zulu), canzone. [1]
CARATTERISTICHE STRUTTURALI
A parte una breve introduzione, la canzone è basata su un basso ostinato che, come dice la parola stessa, è una parte eseguita dalle voci basse e dalla struttura ripetitiva. Si tratta di una idea molto semplice, di poche note ( sol si ❡ ❡ dodo do ❡ ❡ rere re ❡ ❡ rere re ❡ ❡ ) e sulle parole “ Mbube uymbube”. [2]
Sull'ostinato del basso una voce maschile improvvisa dei vocalizzi con una voce anche molto acuta (canto in falsetto). [3]
Il brano viene eseguito a cappella cioè senza il sostegno e l'accompagnamento di strumenti musicali.
Ascolta su YouTube la versione del gruppo Ladysmith black mambazo.
https://www.youtube.com/user/FLORENCOM
CONTESTO D'ORIGINE
Contesto storico-culturale
Il brano nasce nel 1939. [4] Il sistema dell'apartheid non era ancora vigente in Sudafrica: il sistema di segregazione razziale prese forma solo dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel 1948, ma, per taluni aspetti era in vigore già dal 1923. Sai già, forse, che neri e meticci costituivano l'80 % della popolazione. Il restante si divideva fra coloni di origine inglese e afrikaner. [5]
Contesto musicale
Negli anni Ottanta dell'Ottocento in Sudafrica si diffuse presso le popolazioni di colore lo stile musicale degli spirituals (canti sacri degli afroamericani) importato da gruppi americani invitati a esibirsi in Africa. [6] Questo stile di canto si fuse con le musiche delle popolazioni locali di etnia zulu che davano vita a piccoli gruppi di esecutori che si esibivano ai matrimoni e alle feste. [7]
Biografia del brano in questione.
Non ti sembri strano: questo pezzo ha una specie di vita sua.
Nasce nel 1939 in uno studio di registrazione di Johannesburg, partorito da Solomon Linda, il cui nome rimane ora legato solo a questo brano, e dal suo gruppo: gli Evening Birds, [8] “un complesso cittadino alla moda, con vestiti gessati, bombetta e scarpe bicolori da elegantoni” [Rian Malan, La canzone più suonata nel mondo, Rolling Stone].
Il master del disco fu spedito in Inghilterra e tornò in Sudafrica come dischi da 78 giri. [9] In quei giorni Hitler invadeva la Polonia.
Alla fine degli anni Quaranta una cassa di questi “vinili” venne inviata negli USA presso la casa discografica Decca (ricordi? Quella che aveva rifiutato i Beatles), nella speranza che qualcuno volesse distribuirli. Il grande cantante folk Pete Seeger ascoltò il brano, decise di trascriverne le parole e di cantarlo: Uimbube fu trascritto come Wimoweh e questo fu il nuovo titolo dato alla canzone. [10]
Nel 1961 il gruppo dei Tokens registrò di nuovo la canzone solo, però, dopo averla riadattata e dopo averle aggiunto le parole con cui è diventata famosa: “In the jungle, the mighty jungle the lion sleeps tonight...”. [11]
Da questo momento la canzone miete successi, scala le classifiche, viene cantata da molti interpreti tra cui la leggendaria cantante sudafricana Miriam Makeba, i R.E.M., fino ad essere usata nel film disneyano Il re leone. [12]
A questo punto penserete: quel Solomon Linda deve essere diventato un riccone grazie ai proventi di tutti i diritti d'autore maturati. Non è andata così. Nel 1939 in Sudafrica non esistevano diritti d'autore e Solomon Linda non aveva nemmeno un contratto, così morì povero e con l'unica soddisfazione di constatare il successo mondiale del suo brano. [13]
FUNZIONI E SIGNIFICATI
Questa è una musica che nasce per essere eseguita e apprezzata in uno dei contesti dove la musica si trova più a suo agio: la festa e lo stare insieme. Nelle città del Sudafrica della prima metà del secolo scorso si trovavano molti ragazzi di colore spesso arrivati dalle campagne e che nei loro incontri spesso si dedicavano al canto a cappella e alla danza su questi stessi brani eseguiti, naturalmente, dal vivo. [14]
Lo capisci da te ascoltandola, che questa canzone non ha richiesto un impegno compositivo fatto di anni di riflessione, ripensamenti, correzioni, aggiustamenti della melodia, dell'armonia (per accompagnarla bastano tre accordi, quelli fondamentali: l'accordo costruito sulla TONICA, quello costruito sulla SOTTODOMINANTE e quello sulla DOMINANTE) [15], della strumentazione (sono bastate poche voci): in molti casi, e specie nella musica popular, però, la semplicità e l'essenzialità (supportate, comunque e sempre da buone intuizioni) riescono a dare vita a prodotti in grado di raggiungere un numero vasto di persone di culture e sensibilità diverse. [16]
Pensa, poi, al percorso culturale: gli schiavi africani portano con sé la loro musica in America; qui nascono nuovi generi nell'incontro con la cultura delle popolazioni di origine europea; infine avviene il percorso inverso e la musica già meticcia torna in Africa per rimescolarsi ancora. Ma aspetta, che non è finita: sotto la forma di questo brano, la musica tornerà di nuovo in America e da lì si diffonderà in tutto il mondo. [17]
COLLEGAMENTI INTERDISCIPLINARI-STIMOLI PER LA RIFLESSIONE
Storia del Sudafrica e problematiche legate all'apertheid.
L'industria discografica.